Lo straniero in India (gora), che sia turista o residente, ha un ruolo ben preciso nella struttura sociale/economica indiana.

Il turista, beh, un po’ come ovunque, e’ una cash cow. Li ci sono soldi, anche se non sempre tanti visto i molti “low budget travellers” soprattutto qui nel subcontinente. Come tali i turisti vanno spremuti, tartassati, continuamente molestati, fregati (sempre con il sorriso in faccia) finche’ non sganciano i loro preziosi (una volta!) dollaroni. Questa prassi non e’ tipica indiana anche se qui magari ha delle sfumature diverse da altri posti. Io credo di aver viaggiato per diletto abbastanza fino ad ora, oserei dire piu’ della media italiana, Di posti dove mi hanno tirato o cercato di tirare la classica sola, ne ho visti qualcuno. Ma fa parte dell’esperienza di viaggio. Quindi poco male.

I residenti stranieri a Delhi invece sono una categoria ben diversa. Generalmente sono sopra la media come reddito, hanno una propensione alla spendita piu’ alta dell’indiano medio, spesso non parlano la lingua locale e talvolta  sono ignari degli usi e “costumi”. Fregatura in arrivo? Si, pero’ dato che uno si vuole tener buono un potenziale cliente facoltoso, ed i suoi amici, la fregaura c’e’ ma di solito addolcita per farla sembrare un affare.

Sto scrivendo questo post dal treno Delhi – Jaipur dove mi sto recando per lavoro, e lo scrivo in parte perche’ la mattina e’ iniziata con la solita appicicata con il tassista ladro! I tassisti sono una delle cateogrie di lavoratori a Delhi che sopporto di meno. Fanno veramente girare i maroni cosi velocemente, ma cosi velocemente……

Una premessa. A Delhi ci sono i radio taxi organizzati (easy cab, nehru cab) che hanno una centrale o call centre. Chiami, prenoti il taxi, ti mandano un SMS di conferma; le macchine sono con AC e generalmente ok, e la cosa piu’ importante funzionano a tassametro. Costano leggermente di piu’  (15 Rs/km)  di altri taxi di cui sotto, pero’ il tassametro non e’ taroccato e paghi quello che ti spetta senza storie (si al massimo chiedono una mancia). L’altro tipo di taxi a disposizione del cittadino, e’ quello normale (neri con tetto giallo), proprieta’ di singoli operatori che di solito si basano su una taxi station disseminate nelle varie zone residenziali e non. Costoro sono i farabutti piu’ farabutti che abbiano mai calpestato il suolo di questa terra! E’ una generalizzazione, ma diciamo che per esperienza diretta 9 su 10 conformano al profilo!

In primis, le macchine generalmente fanno schifo perche’ vecchie e pulite solo dal di fuori. Ma io non sono uno schizzinoso. Non hanno AC. Ma non sono schizzinoso. Il guidatore parla spesso solo Hindi. Ma a me questo fa piacere cosi pratico il mio hindi rudimentale. Hanno un tariffario ed un tassametro. Ma questo lo so solo io. Ossia, io passeggero ma non loro tassisti!

Il tassametro e’ generalmente coperto da uno straccetto non so bene per quale motivo. Il dubbio e’ sempre che sia per occultarlo alla vista del passeggero, ma puo’ essere anche per proteggerlo dalle intemperie….diamogli una chance! Il tassita generalmente ti carica sorridente, dato che sa che da te prende 3 volte quello che si dovrebbe pagare…..ma non da me! Ora non so bene quale siano le ultimissime tariffe perche’ sono state riviste, ed anzi pre commonwealth games, tanti ragazzini ai semafori vendevano il “taxi fare chart” di Delhi per non farsi imbrosare….non ne trovo piu’ nonostante le mie ricerche. Vi dico pero’ che la tariffa fissa dal botteghino ufficiale, dal vecchio terminale dell’aereoporto domestico a casa mia (10 km esatti), fino a 1 mese fa era 120 Rs. Il che mi da 12 Rs/km se assumo che non ci sia una maggiorazione aereoporto (che c’e’ sicuro).

Ora da casa mia alla stazione di New Delhi saranno al massimo 5/6 km, 7 va’ al massimo, indi la tariffa da pagare dovrebbe aggirarsi tra le 60 e le 85 Rs. Abitiamo davanti ad un grande albergo di Delhi, e quindi i taxi una volta chiamati arrivano in 30 sec, devono fare circa 200 metri per essere al nostro cancello. Il tipetto arriva stamane baldanzoso alle 5.15 am, gli faccio notare che voglio il “meter on”. Dice ma certo: gia’ ha 24 Rs marcate. Ok una sorta di costo chiamata mi dico. Vabbe’. Andiamo tranquilli alla stazione, sfoggio (!) il mio hindi da battaglia, arriviamo, si gira’ e fa’ “do sau” ovvero 200 Rs. Ma come, 200 rupie? Fammi vedere il tassametro. Segna 156 Rs….ovviamente e’ taroccato (mi e’ gia successo prima vi assicuro). Uaglio’ ma stai pazziando gli dico in napoletano questa volta! Ma hai sbattuto con le chiocche a terra? No sir 200, 200. Al che gli faccio un conto matematico di quello che avrei dovuto pagare, con il sangue che comincia a bollire, dato che svegliarsi alle 4:30 di mattina non e’ mai una cosa cosi’ piacevole, ancor piu’ se devi fare tarantelle con il tassista. Gli do 100 Rs in mano, esco dal taxi, gli butto altre 2 bestemmie mentre lui fa altrettanto, e me ne vado.

Ora, non sono affato fiero o contento del mio comportamento. Soprattutto quando 100 Rs extra sono 2 Euro (o giu’ di li). Pero’ sapete dopo 3 anni a Delhi mi rode un pochino (!) continuare a fare da cash cow come il turista. Lo so, sono spietato visto che 100 Rs a me non fanno differenza ed al tassista forse, dico forse, si. Il problema e’ di principio. Tu fai il tassista, le tariffe sono stabilite dallo Stato di Delhi. Io sono un passeggero e dovrei pagare la tariffa stabilita. Ora per quale motivo io devo essere fregao da te solo perche’ straniero? Il passeggero indiano, appatta una tariffa prima di partire e si dimentica il tassametro, che rimane ben coperto dallo straccetto. Io, si potrei fare lo stesso, ma a me il taxi serve, e non voglio fare 10 minuti di contrattazione alle 5.15 di mattina, per quello che poi mi spetta come utente di un servizio.

Detto cio’, qualche anno fa, dall’aereoporto di Roma al centro, il tassista si stava facendo tutta la cosa con tariffa extraurbana prima che glielo facessi notare (va cambiata appena passi il GRA). A Napoli, da Piazza Plebiscito al Mueso, il tassista ci stava portando via C.so Vittorio Emanuele…una sorta di percorso paesaggistico/storico, prima di fare immediatamente inversione fattogli notare che noi eravamo di Napoli!!!

Tutto il mondo e’ paese ….. and please non fate solo commenti sulla Terronia….era solo un esempio 😉