L’omm’ e fierr’ (ironman) non e’ un gioco di carte, ne come la nonna di mia moglie credeva una di quelle robe dove si alzano macchine, piegano tubi d’acciaio, etc. etc. E’ bensi’ un triathlon di lunga distanza che prevede nuotare 3.8 km, seguiti da 180 km di bici e completare il tutto con una maratona di 42km. Il tutto in un tempo limite di 17 ore.

Mi e’ stata mandato ieri questo video su Youtube che, diciamo, mi ha fatto riflettere! Guardatevelo e capirete.

In effetti c’e’ una sorta di razionale irrazionalita’ (!) nel decidere di partecipare a questo tipo di gare. Si paga circa 500 Euro per registrarsi, devi allenarti come un dannato 5 o 6 giorni alla settimana per 6 mesi (o giu di li), compri una montagna di gadget per allenarti meglio ed andare piu’ forte in gara (speri!), spendi un altro botto di soldi per volare al luogo della gara, altrettanto per dormire e mangiare: …but then I’ll be an Ironman (come dice il simpatico tipino del video youtube!!).

Ora, dovete sapere, che anche il sottoscritto e’ vittima della razionale irrazionalita’ che spinge a partecipare ad un triathlon del genere. Anzi sono recidivo avendone gia’ fatti 2 ed in procinto (se non mi scasso prima!) di tentare di concluderne un terzo il prossimo Aprile in Sud Africa. Qualcuno potrebbe gia’ a questo punto che piu’ che recidivo sono un pirla! Ok, non nego che il dubbio sulla mia saluta mentale possa sorgere. Pero’ come ho detto la mia scelta e’ razionale, benche’ non possa apparire tale ai piu’!

In primis, e’ una sfida personale. In qualsiasi sport individuale penso che dopo aver fatto un certo numero di gare, uno si possa porre come obiettivo o quello di andare piu’ forte o piu’ lungo! Per alcuni l’obiettivo di fare sport e’ quello di vincere, di salire sul gradino piu’ alto del podio; per altri come me, e’ quello di cimentarsi in qualcosa di piu’ difficile di quanto fatto prima. Si, a me interessa il tempo che faccio ma non necessariamente relativo agli altri ma piu’ a me stesso ed all’obiettivo che mi prefiggevo per quella gara.

In secundis, e’ esilarante. Lo so il concetto di fare esercizio per 11-12 ore di filata non e’ forse l’idea che tutti hanno di esilarante! Ma lo e’ se fai sport regolarmente. L’endorfine che produciamo durante l’attivita’ sportiva fungono come una sorta di droga, della quale uno sente la necessita’ ed il richiamo. Porsi un obiettivo sportivo focalizza l’allenamento, e poi la gara diventa l’apice di questo percorso sportivo. Nelle gare organizzate bene, che siano piccole o grandi, l’atmosfera e’ elettrizzante, l’essere circondati da altri che condividono le tue passioni rincuorante, la presenza di spettatori (anche 2 persone) incoraggiante. La gara e’ il momento culminante di lunghe fasi di allenamento, ed a qualsiasi livello, qualsiasi obiettivo ci si prefigga, e’ un momento di sforzo intenso e se tutto va bene di felicita’ immensa (premesso che uno sia in grado di vdere il bicchiere mezzo pieno sempre!).

In terzis, e’ una cosa sociale. Ebbene si, che ci crediate o meno, si trova sempre qualche altro squilibrato che decide di farti compagnia nel progetto. Un po li cerchi, un po li convinci. Quest’anno siamo in 5 da Delhi che ci siamo imbarcati in questa avventura. Io l’ho buttata li, loro hanno raccolto l’invito (piu’ o meno celermente!). Mia moglie voleva andare a trovare amici in Sud Africa, a fare una vacanza con la famiglia, io ho semplicemente aggiunto un bagaglio (la mia bici) ed ho fissato una citta da visitare (Port Elisabeth)! La parte sociale, e’ che una volta aderito al progetto, incomincia il lungo allenamento, gli infortuni, gli scazzamenti, i consigli ed i suggerimenti, le risate e gli sfottimenti, le incertezze e gli incoraggiamenti. Preparare un ironman distance triathlon, e’ decisamente un processo aggregante.

Siamo esattamente a 4 mesi dalla gara, c’e’ sempre un po di apprensione e tante incertezze. Ma il progetto e’ in corso ed il 10 Aprile a Port Elisabeth, si spera di concluderlo con successo.

Now is late, I have to go to sleep, but I will be an Ironman!!!!!